Sathya Sai Baba dead, to be buried on Wednesday
Godman Sathya Sai Baba, a cult like figure who had a phenomenal following, including the high and mighty, across the globe, died in Puttaparthi on Sunday, battling illness caused by a multi-organ failure for nearly a month.
The 84-year-old Baba, whose clout ran far and wide with millions of followers but had more than his own share of controversies, died at 7:40 AM following multi-organ failure at the Sri Sathya Sai Institute of Higher Medical Sciences founded by him in this backward Anantapur district town in Andhra Pradesh, the place from where he ran his spiritual empire.
"Bhagawan Sri Sathya Sai Baba is no more with us physically. He left His earthly body on April 24 at 7:40 AM due to cardio-respiratory failure," A N Safaya, Director of the Institute, said.
"Baba's body will lie in state at Sai Kulwant Hall for two days -- Monday and Tuesday. Arrangements will be made for darshan after 6:00 pm today at the Hall," he said.
Baba will be buried at the Sai Kulwant Hall in Prashanti Nilayam on Wednesday in line with the practice adopted for spiritual leaders in India, contrary to the Hindu custom of cremating bodies.
State Major Industries Minister J Geetha Reddy said the members of Baba's family and the Sri Sathya Sai Central Trust have decided that his burial will take place on Wednesday morning. The exact time will be announced later.
Considering his huge following and the social and developmental work he had undertaken in Andhra Pradesh and elsewhere, the state Government announced a four-day State Mourning. The Government also decided to give a State Funeral in honour of the Baba
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India llora la muerte de Sai Baba
24 Abril, 2011
Una seguidora de Satya Sai Baba llora luego del anuncio de su muerte este 24 de abril, 2011. Sai Baba era uno de los gurús más influyentes de ese país. AFP PHOTO/Dibyangshu SARKAR
PUTTAPARTHI, 24 abril 2011 (AFP) – El guía espiritual indio Sai Baba, uno de los gurús más conocidos de India, falleció la mañana de este domingo en un hospital de Puttaparthi, en el sureste del país, informó el centro médico. “Sai Baba ya no está más con nosotros físicamente. Respiró por última vez a las 07H40 y murió por un fallo cardio-respiratorio”, precisó en un comunicado el Instituto Superior de Ciencias Médicas de Puttaparthi, situado en el estado de Andhra Pradesh.
“Su cuerpo será mostrado durante dos días el lunes y el martes para que sea venerado”, añadió la nota.
Sai Baba, de 85 años, llevaba hospitalizado más de tres semanas en estado crítico en su ciudad natal por problemas cardiacos, pulmonares y renales.
Tras conocerse la noticia, miles de indios acudieron al hospital para dar su último adiós al famoso guía espiritual.
La policía tuvo que colocar barreras para contener a las masas y pidió tranquilidad a los ciudadanos después de que fuera anunciada la muerte del gurú.
Devotos del guía se habían desplazado a Puttaparthi en las últimas semanas para llevar a cabo oraciones especiales, que pedían un milagro para que Sai Baba se recuperara.
El gurú tenía millones de seguidores en todo el mundo, que le atribuían poderes sobrenaturales, como el de hacer aparecer objetos o curar enfermedades en fase terminal.
Entre sus incondicionales se encuentra el ex primer ministro de India Atal Bihari Vajpayee, la leyenda del cricket indio Sachin Tendulkar o la actriz de Hollywood Goldie Hawn.
El primer ministro indio, Manmohan Singh, dijo que el país llorará profundamente la muerte de Sai Baba, quien “era una inspiración para la gente de todas las fes”.
“Era un líder espiritual que inspiró a millones (de personas) para llevar una vida moral y coherente, incluso si seguían la religión que querían”, aseguró Singh, quien añadió que el gurú enseñó “los ideales universales de verdad, buena conducta, paz, amor y no violencia”.
El guía era considerado por sus devotos como la reencarnación de un hombre sagrado, Sai Baba de Shirdi, que murió en 1918.
Su organización fundó proyectos sanitarios y educativos en toda India, incluyendo hospitales y clínicas, que aseguraban poder curar enfermedades más allá del uso de medicinas corrientes.
Uno de sus mayores seguidores y que más le ayudó económicamente fue el ex propietario de la cadena de restaurantes Hard Rock Café, Isaac Burton Tigrett, quien vivió en Puttaparthi y donó gran parte de su fortuna a la fundación de Sai Baba.
Addio a Sai Baba, guru dei vip
Il premier Singh: "Vuoto incolmabile"
Il leader spirituale indiano, che ha affascinato rockstar come i Beatles, politici e star di Hollywood, si è spento a 85 anni per un collasso cardiocircolatorio. Migliaia di fedeli a Puttaparthi sconvolti per la sua scomparsa. L'omaggio delle autorità: "Icona che ha ispirato milioni di persone"
Il leader spirituale indiano Sai Baba
PUTTAPARTHI (INDIA) - Il leader spirituale indiano Sai Baba, adorato da milioni di seguaci come un dio vivente, è morto stamani in un ospedale in India all'età di 85 anni. Lo riferiscono i media indiani.
Il corpo del guru sarà tenuto per i prossimi due giorni nell'ashram di Puttaparthi, nell'India meridionale, per permettere l'omaggio dei fedeli e preparare i funerali previsti per mercoledì. I fedeli potranno vedere la salma a partire dal tardo pomeriggio di oggi.
Intanto le autorità indiane hanno rivolto un appello alla calma: migliaia di persone sono confluite nei giorni scorsi nella cittadina dell'Andhra Pradesh, mentre riunioni di preghiera sono in corso nelle migliaia di centri da lui fondati in India e nel mondo. Davanti all'ospedale le forze dell'ordine hanno dovuto montare barriere per contenere la folla.
Era in condizioni critiche da alcune settimane: secondo un bollettino medico dell'ospedale appartenente alla fondazione che porta il suo nome, dove era ricoverato da 27 giorni, Sai Baba è morto alle 7.40 ora indiana (4.10 in Italia) per collasso cardiocircolatorio.
La scomparsa di Sai Baba ha rattristato le autorità indiane. Il primo ministro Manmohan Singh, la presidente del Partito del Congresso al governo, Sonia Gandhi, ed uno dei massimi leader dell'opposizione di centro-destra (Bjp), L.K. Advani, hanno presentato le loro condoglianze per la perdita di una delle più importanti
figure spirituali indiane. Singh ha definito l'illustre defunto come "un leader spirituale ed una icona che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo". La sua perdita, ha detto, "lascia un vuoto incolmabile".
Da parte sua la Gandhi ha inviato una lettera privata alla famiglia il cui contenuto non è stato divulgato. Infine Advani ha ricordato quanto la sfera spirituale sia importante da tempo immemorabile in India, sottolineando che "nell'India moderna pochi possono aver vantato il seguito avuto da Sai Baba. Con la sua scomparsa il paese entra in una fase oscura. Rendo il mio tributo a questa grande anima".
Ritenuto dai suoi seguaci - circa dieci milioni nel mondo - una divinità dotata di poteri sovrannaturali come quello di far apparire oggetti, curare i malati in fase terminale e ricordare le sue vite precedenti, e bollato invece dai suoi detrattori come un "mago" e un impostore, Sai Baba era divenuto negli anni il guru delle star. George Harrison dei Beatles ne era rimasto particolarmente colpito, e la guida indiana era seguita da politici, rockstar e celebrità, in Oriente ed Occidente. Campioni di cricket come Sachin Tendulkar, politici di primo piano come Indira e Rajiv Gandhi, star di Hollywood come Steven Seagal e Goldie Hawn hanno fatto tappa a Puttaparthi.
In Italia, Antonio Craxi, fratello di Bettino, decise di trasferirsi per un periodo nel suo quartier generale. E perfino il primo uomo sulla Luna, l'astronauta Neil Armstrong, non è sfuggito al fascino del guru indiano. Nel 1997 toccò invece a Sarah Ferguson, duchessa di York, fargli visita, mentre un altro vip dal sangue blu - il principe Carlo - secondo i vertici dell'Organizzazione Sathya Sai fondata proprio da Sai Baba nel 1963, una volta espresse il desiderio di incontrarlo, senza riuscirvi. Secondo alcune indiscrezioni, perfino Michael Jackson, per un breve periodo, fu devoto alla presunta reincarnazione della divinità indù Sai Baba di Shirdi, santo indù morto nel 1918.
L'organizzazione che porta il suo nome finanzia progetti di salute e di istruzione in India, in particolare degli ospedali che dicono di poter curare le malattie benigne ricorrendo a metodi non utilizzati dalla medicina tradizionale. Partito da Puttaparthi, l'impero di Sai Baba si è esteso poi in tutto il mondo. Uno dei suoi principali finanziatori era l'ex proprietario della catena di ristoranti Hard rock cafe, Isaac Burton Tigrett, venuto a vivere a Puttaparthi, e che ha legato all'organizzazione del guru parte della sua fortuna.
In occasione dell'ottantacinquesimo compleanno del leader spirituale, in moltissimi si sono recati a Puttaparthi per rendergli omaggio. Anche in questo caso, non erano mancate le celebrità: tra i partecipanti anche il premier indiano Manmohan Singh.
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